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RAVARANO
E I
SALTI DEL DIAVOLO
Il Pinguino - Oggetto del manifesto della Mostra "VIAGGIO
NELLA GEOLOGIA D'ITALIA" Bergamo
26-05-2006 - 05-11-2006
L’aspetto geologico e geomorfologico più rilevante della Val
Baganza ,è rappresentato dall’affioramento verticale detto dei "SALTI DEL DIAVOLO"
che attraversa trasversalmente la Val Baganza lambendo, sugli
opposti versanti, gli abitati di Chiastre di Ravarano e di
Cassio. I Salti del
Diavolo
sono l’emergenza di una formazione sedimentaria di età cretacica
(circa 80 milioni di anni), geneticamente riconducibile ad un’
immane frana sottomarina di ciottoli e sabbia, che si estende
con continuità nel sottosuolo dal Monferrato all’Appennino
Modenese e che trova nell’area Salti del Diavolo,
uno dei più significativi e spettacolari affioramenti. I Salti
si presentano secondo un allineamento, di circa 5 Km , di
strette guglie e pareti rocciose che emergono in modo brusco ed
improvviso, elevandosi per alcune decine di metri rispetto al
terreno circostante. Lo spettacolare affioramento è diretta
conseguenza della giacitura subverticale della formazione e
dell’azione nel tempo dell’erosione differenziale. Dal punto di
vista petrografico, i Salti del Diavolo
sono costituiti da una successione a granulometria decrescente
da conglomerati ad arenarie derivanti dalla disgregazione di
antiche rocce di natura eterogenea e provenienza
extra-appenninica. La fine e compatta arenaria sommitale,
chiamata localmente “mass
ladein”
è stata storicamente sfruttata dagli scalpellini del luogo per
le parti architettoniche e a vista degli edifici. Nella zona
oltre ai Salti del Diavolo sono presenti significativi affioramenti di altre formazioni
sedimentarie come ad esempio il
Flysch
del Monte Cassio, le cui regolari stratificazioni emergono, con
uno sviluppo verticale di alcune centinaia di metri, sul fianco
orientale dell’omonimo monte. Nei pressi di Casaselvatica, si
segnala anche la presenza delle rocce sedimentarie tra le più antiche della provincia (radiolariti verdi di c.a. 160 milioni di
anni). L’esemplarità e la peculiarità delle varie salienze
geologiche, oltre a delineare un paesaggio unico e suggestivo,
fanno della zona un vero e proprio
Geosito
di interesse sia scientifico che didattico-culturale, nel quale
è possibile ripercorrere con chiarezza alcune importanti fasi
della storia orogenetica appenninica.
L'origine del Castello di Ravarano
L'origine di questo castello risale al
mille, come si deduce dalla sua forma e struttura priva di merlature ed
altri ornamenti architettonici di cui abbondano i castelli costruiti in
epoche successive. Il territorio di Ravarano
fece parte, in antico, del contado parmense ed il Comune di Parma, per
difendere il passaggio alla Lunigiana, avrebbe fatto edificare sul colle che
domina la valle del Baganza il castello. Non ci é stata tramandata la
cronaca relativa all'epoca precisa in cui
fu costruito e alle prime vicende che lo accompagnarono finché rimase sotto
il Comune di Parma.
Monumento ai caduti, in marmo bianco di
Carrara, posato nel 1939 in memoria ai caduti nella prima guerra mondiale.
Piccolo paese situato
ai piedi dei m. Montagnana e m. Cavalcalupo, a 650 mt. s.l.m. a
soli 34 km. da Parma negli anni 50 contava circa 800 abitanti,
attualmente meno di 100.
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Azienda biologica Montagnana
Produzione e vendita parmigiano reggiano di
montagna certificato biologico
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